
Lo rileva lo European E-commerce Report 2018, stimando che l’e-commerce B2C in Europa possa raggiungere un giro d’affari di 602 milioni di euro per la fine del 2018, in aumento del 13% dai 534 milioni del 2017 (quasi il doppio rispetto ai 307 milioni del 2013).
Per quest’anno è previsto che sia connesso l’83% degli europei. Sopra la media il Nord Europa, dove il tasso di penetrazione è previsto al 95%, mentre territori come la Macedonia, il Montenegro e la Romania restano a distanza. Tuttavia quest’ultima è data come l’area più in crescita (+37% la stima).
Dal documento, presentato da Ecommerce Europe ed EuroCommerce for Retail & Wholesale, emerge inoltre che la spesa online oscilla mediamente fra i 100 e i 499 euro. Al top degli acquisti la categoria clothing and sport good, seguita da media & computer software e dal settore travel & holiday accomodation.
Sul valore complessivo delle vendite online del 2017 spicca l’Europa Occidentale, con una quota del 67%, seguita da Sud Europa (12%), Nord (8%), Est (6%) e Centro (5%).
Con 178 miliardi di euro, il mercato maggiore è il Regno Unito. In seconda e terza posizione si collocano Francia (93,2 miliardi) e Germania (93 miliardi). La Gran Bretagna è in pole position anche se si considera il rapporto tra i ricavi dell’e-commerce e il Pil nazionale (7% nel 2017 e 8% previsto per il 2018).
Solo il 38% degli e-shopper europei compra cross-border. I più ben disposti ad acquisti da e-tailer stranieri sono i consumatori del Portogallo e della Macedonia. In generale, gli e-shopper più assidui sono i 25-54enni.
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