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Avvio delle sfilate di Milano Moda Donna, oggi 19 settembre. Già stasera si sono celebrati l’inaugurazione alla Triennale di Fila ed i 90 anni della Maison Luisa Spagnoli oltre alla mostra dedicata ai 50 anni di Etro allestita al Mudec gratuita ed aperta al pubblico. Quest’anno in particolare abbiamo un ricco calendario di eventi, da sempre punto importante di Milano Moda Donna come conferma Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana “in calendario non ci sono solo 165 collezioni, 60 sfilate e 80 presentazioni, ma anche gli eventi culturali e tanti altri appuntamenti che mettono insieme moda, arte e cultura”.
Degni di nota sono i ritorni in calendario di Byblos, Iceberg e Philpp Plein. Agnona sfila per la prima volta, così come Fila. Debutti attesissimi per Plan C di Carolina Castiglioni e Act N°1. Emporio Armani abbandona il teatro di via Bergognone per uno show a Linate. Ma nelle settimane precedenti alla settimana della moda più che dei marchi al debutto o dei ritorni si è molto parlato del grande assente, Gucci, che lunedì 24 sfila eccezionalmente a Parigi, con qualche ovvio disagio per la fashion week di Milano che, di fatto, si conclude la domenica con l’evento dedicato alla sostenibilità dei Green Carpet Award. «Gucci – ha replicato Capasa, spiegando perché la sfilata parigina del marchio sia stata citata anche nel calendario milanese – è un nostro associato forte, che ha dato un grande contributo alla settimana della moda e continuerà a farlo anche in futuro». «L’evento – ha proseguito il presidente di Cnmi – che Gucci ha organizzato a Milano la sera del 19 settembre con il coreografo Michael Clark non sarà qualcosa di secondario, ma di fatto anticiperà i contenuti della sfilata parigina del 24 settembre. Quindi non vedo che problema ci sia se nel nostro calendario compare lo show in programma al Palace di Parigi. Gucci resta un baluardo della nostra fashion week».
D’altra parte Carlo Capasa non avverte eccessivamente neanche la competizione con la fashion week di Parigi: “Con i francesi, ma anche con le altre fashion week internazionali, viviamo in un clima di sana competizione”, perché dalla parte di Milano ci sono i numeri. “Siamo la settimana della moda con più giro d’affari”, rimarca il numero uno della Camera. « Nel 2018 – prosegue – il comparto della moda allargato a gioielli, bigiotteria, cosmetici e occhiali ha prodotto un giro d’affari di 90 miliardi, con un +2,8%. Solo la moda cresce del 3% e quest’anno i livelli di fatturato sono tornati a quelli di inizio 2008: non sono in molti a poter vantare questi numeri.
Certo, afferma sempre Capasa «il calendario è certamente migliorabile. Mi piacerebbe che il lunedì fosse una giornata più piena e più forte ed è in questa direzione che con i nostri associati lavoreremo in vista delle prossime edizioni. Resta il fatto che dobbiamo stare attenti a non diluire troppo il programma. Il mondo va di fretta e sono in tanti a dire che le sfilate di Parigi durano troppo».
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