Settembre 23, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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Vendere online: adempimenti e obblighi per aprire un sito e-commerce

Avete deciso di vendere online ma è la prima volta che avviate un’attività imprenditoriale?

Ecco i passaggi fondamentali: dall’apertura della partiva iva alla “messa in sicurezza” legale del sito.

La burocrazia italiana può scoraggiare chiunque dall’aprire un ecommerce.

Niente paura. In questo articolo vi spiegheremo i passaggi indispensabili per realizzare il vostro sogno imprenditoriale.

Alla fine scoprirete che per vendere online tutto è molto più semplice del previsto.

Adempimenti e obblighi per vendere online

Se avete deciso di aprire un ecommerce e iniziare a vendere online, dovete sapere innanzitutto che:

  1. dovrete rispettare alcuni adempimenti amministrativi/fiscali, ovvero:
    • scelta della forma giuridica della società titolare del sito di ecommerce;
    • apertura di una partita IVA;
    • richiesta di iscrizione alla Camera di Commercio competente;
    • presentazione della S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune competente;
    • attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata (la cosiddetta PEC).
  2. il sito dovrà rispettare gli obblighi informativi previsti, soprattutto, dal Codice del Consumo, dal Codice della Privacy e dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR).

Adempimenti amministrativi e fiscali

La forma giuridica

In prima battuta, dovrete scegliere la forma giuridica più appropriata alla vostra società.

Di solito nel mondo ecommerce le società vengono costituite come società a responsabilità limitata o società per azioni, che, in quanto società di capitali, hanno un capitale distinto rispetto a quello dei soci e degli amministratori. Così che, per esempio, il patrimonio di questi ultimi non potrà essere aggredito dai creditori della società.

In alternativa potreste costituire una impresa individuale — forma che viene utilizzata da chi ha intenzione di aprire un’attività di commercio elettronico di piccole dimensioni — ed evitare così i costi di costituzione di una società di capitale.

Oppure potreste creare una società a responsabilità limitata semplificata, che ha il vantaggio di poter essere costituita con solo 1 euro di capitale sociale e senza costi notarili.

Inoltre, se l’idea alla base del vostro ecommerce è davvero originale, potreste chiedere alla vostra Camera di Commercio l’iscrizione della società nel registro delle start-up innovative. In questo modo beneficereste del particolare regime di favore di questa tipologia di società, che prevede per esempio l’accesso facilitato a finanziamenti o al crowdfunding.

Comunicazione Unica

I soggetti che svolgono attività di commercio elettronico devono iscriversi nel registro delle imprese della Camera di Commercio e ottenere un numero di partita IVA: questo obbligo vale sia per le ditte individuali che per le società.

La Camera di Commercio di riferimento è quella del Comune in cui la vostra società/ditta individuale avrà la sede legale.

A tal fine, una volta decisa la forma giuridica della società, dovrete procedere alla presentazione della Comunicazione Unica, cosiddetta ComUnica.

Potrete utilizzare ComUnica solo se possedete uno strumento per la firma digitale. In mancanza di questo potrete farvi assistere da un professionista — commercialista o avvocato — che agirà come vostro delegato.

Riceverete risposta al vostro indirizzo PEC da parte della Camera di Commercio in merito all’esito della vostra comunicazione entro 5 giorni.

Attraverso il portale ComUnica potrete presentare anche la S.C.I.A.: una serie di documenti da trasmettere al Comune in cui la vostra società/ditta avrà la sede legale, con la quale informate la pubblica amministrazione dell’inizio della vostra attività online.

Tenete presente che alcuni Comuni non sono ancora attrezzati per ricevere questa documentazione attraverso ComUnica: in tal caso dovrete presentare la S.C.I.A. con il modello cartaceo.

Nella S.C.I.A. dovrete indicare l’indirizzo web del vostro ecommerce e, tramite un’autodichiarazione, dovrete attestare di essere in possesso dei requisiti morali e professionali previsti dalla legge per vendere online: non potrete avviare l’ecommerce se, per esempio, siete stati dichiarati delinquenti abituali.

Se intendete vendere online alimentari e bevande, dovrete essere in possesso di uno dei requisiti professionali richiesti, per esempio aver frequentato un corso professionale a tal fine riconosciuto dalla legge.

L’indirizzo PEC

Avere un indirizzo PEC riconducibile alla vostra attività è fondamentale. In mancanza, la vostra società non potrà essere iscritta al Registro delle Imprese.

Messa in sicurezza legale del sito ecommerce

Vendere Online messa in sicurezza legale

Oltre a tutti questi obblighi di legge per avviare la vostra attività, dovrete verificare che il vostro sito rispetti tutti gli obblighi informativi che regolano il rapporto con il consumatore.

Per non essere fuori legge, sul vostro ecommerce ci dovranno essere queste informazioni:

  1. le Condizioni Generali di Vendita che chiariscano al consumatore i propri diritti e doveri;
  2. una Privacy Policy che spieghi come tratterete i dati personali degli utenti;
  3. una Cookie Policy che descriva le tipologie dei cookie rilasciati dal vostro sito.

A maggio 2018 è entrato in vigore il GDPR: Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. Il GDPR non influisce sulle regole che vi stiamo per illustrare, che quindi rimangono valide e da seguire.

Le Condizioni Generali di Vendita (o CGV)

Rappresentano il documento più importante nel rapporto con il consumatore, nel quale dovrete indicare, per esempio:

  • i dati e i contatti della vostra società e i contatti del servizio clienti;
  • le modalità di pagamento, consegna, spedizione e le indicazioni sulla garanzia legale;
  • se il consumatore gode del diritto di recesso — per la vendita di prodotti alimentari deperibili questo diritto è escluso, come vedremo più avanti nella guida;
  • le condizioni dell’assistenza post-vendita e del trattamento di eventuali reclami.

Evitate di copiare le CGV che trovate su altri siti. Il vostro ecommerce sarà sicuramente diverso rispetto a quello degli altri merchant, perciò dovrete regolare il rapporto con i vostri clienti di conseguenza.

Privacy Policy

Il GDPR ha avuto un impatto molto importante sulla privacy dei consumatori e su come essi percepiscono la tutela dei propri dati personali: per questo motivo le privacy policy dei vostri siti devono informare nel modo più chiaro possibile su come tratterete queste tipologie di dati.

Per legge, trasparenza e correttezza è bene informare il consumatore su come tratterete i suoi dati personali.

Per esempio dovrete chiarire se  avete intenzione di usare l’email del consumatore per inviare comunicazioni pubblicitarie. O se avete intenzione di cedere questa email a società terze magari per monetizzare il vostro database di contatti.

La Privacy Policy ha questa finalità: spiegare come tratterete i dati personali degli utenti e raccogliere un valido consenso da parte di questi ultimi.

Cookie Policy

Un cookie è un file di testo che un sito internet visitato dall’utente invia al suo dispositivo — computer, smartphone o tablet — dove viene memorizzato per essere poi ritrasmesso al sito in occasione di una visita successiva.

È quasi certo che userete cookie per far funzionare al meglio il vostro sito: per esempio sono indispensabili per permettere il login al sito da parte dei consumatori registrati.

È probabile che li userete anche per altri scopi, come tracciare gli utenti durante la loro navigazione su internet e proporre loro banner pubblicitari. Oppure per effettuare statistiche riferite alle visite al vostro sito o per verificare l’andamento di campagne pubblicitarie.

Gli usi a cui possono essere destinati i cookie sono moltissimi, l’importante è che la vostra Cookie Policy indichi quali cookie utilizzate, il loro scopo e durata. Inoltre l’utente, al primo accesso al vostro sito, dovrà poter scegliere quali cookie il sito potrà rilasciare sul proprio terminale.


NOTA BENE: Questo articolo è solo a scopo informativo e non ha valore di consulenza legale o professionale. Si prega di consultare un commercialista o avvalersi di una consulenza legale indipendente per informazioni specifiche relative alle vostre circostanze e al vostro paese di residenza. Shopify declina ogni responsabilità per l’utilizzo di queste informazioni.

credit by shopify.com

Lorenzo GrassanoNote sull’Autore Lorenzo Grassano (l.grassano@studiolegalegrassano.it) è titolare dello Studio Legale Grassano di Milano. Esperto di ecommerce e privacy law, assiste dal punto di vista legale siti e start-up italiani e stranieri. Da quando ha fondato LegalBlink, servizio di assistenza legale per web agency e merchant, acquista quasi tutto solo online.

 

 

 

 

Alessandro Sicuro

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