VIRTUAL SHOWROOM, AVATAR DIGITALI, SFILATE DIGITALI, E-COMMERCE, DROPSHIPPING LA CRISI HA FATTO ACCELERARE I PROCESSI DI CAMBIAMENTO E DIGITALIZZAZIONE AZIENDALE
L’articolo Guido Ampollini
La crisi sta portando il mondo della moda ad affrontare importanti cambiamenti e a registrare lo sviluppo di nuovi trend legati principalmente alla ricerca di tecnologie innovative per prepararsi ad un modo diverso di vivere l’esperienza d’acquisto per i prodotti di abbigliamento: dai Virtual Showroom alla creazione di avatar digitali per provare i capi, fino alle sfilate virtuali.
Guido Ampollini, esperto di digital trends e fondatore di GA.Agency, boutique digital agency basata a Londra che conta tra i brand di moda suoi clienti Calzedonia & Intimissimi, KARL (marchio di moda fondato da Karl Lagerfeld), l’emergente brand inglese A Cold Wall e molte altre realtà internazionali rinomate come Expedia, Molteni&C e Technogym, racconta a Fashion i principali trend che sta riscontrando nei mercati internazionali in cui opera.
L’emergenza Covid ha accelerato i processi di cambiamento delle aziende: qual è la sfida decisiva che soprattutto un comparto come il fashion si trova davanti?
Questa crisi sanitaria porterà una forte accelerazione verso il futuro: quello che doveva essere il 2026 sarà il 2021 e questo sicuramente porterà una imponente crescita delle vendite online.
Le aziende che per fortuna o per una pianificazione strategica precedente avevano già attivato l’e-commerce prima dell’arrivo del Covid-19, hanno concentrato tutti i loro sforzi sull’unico canale di vendita disponibile e hanno cominciato a investirvi ulteriormente anche per prevenire un’eventuale altra crisi di questa portata.
Le aziende che negli anni passati hanno imparato a padroneggiare e utilizzare con competenza i social ads, lavorato sul posizionamento SEO, investito nella tecnologia giusta per le proprie necessità, hanno tratto dei benefici o limitato i danni causati da questo improvviso e radicale cambiamento dei consumi.
Al contrario, un trend che stiamo verificando al momento riguarda le aziende che non possedevano un canale di vendita online e che hanno cominciato ora un forte processo di digitalizzazione: negli ultimi due mesi almeno cinque brand, tra attuali e potenziali clienti, ci hanno presentato il loro programma per lanciare l’e-commerce nei prossimi 6/12 mesi.
Come si sono comportati i consumatori in questi mesi? Quali trend avete riscontrato?
Le aziende italiane con l’e-commerce attivo nel mondo dell’abbigliamento e della moda, dopo le prime settimane di incertezza (tra fine febbraio e fine marzo), hanno registrato una crescita importante del fatturato, anche a tripla cifra.
Se da un lato questa è la logica conseguenza della chiusura dei negozi fisici, dall’altro l’affacciarsi di molti nuovi utenti al mondo dell’e-commerce risulterà in un progressivo trend di crescita del canale anche in futuro perché questa crisi sta portando a una notevole espansione del bacino d’acquisto.
Le persone stanno assimilando nuove abitudini d’acquisto: chi prima non comprava online e ora, per varie ragioni, si è trovato a testare l’acquisto attraverso questo canale, continuerà a farlo. Mi basta pensare a mia madre, che per la prima volta nella sua vita ha fatto la spesa alimentare online e ovviamente si è trovata bene.
In una ricerca che abbiamo recentemente pubblicato sul nostro blog a riguardo del mercato USA (non in totale lockdown), il peso dell’e-commerce sul fatturato medio delle aziende è passato dal 16% nel 2019 (con una crescita media del 1.5% per anno) al 27% nel mese di aprile 2020. Questo dato conferma il nostro pensiero per cui questa crisi porterà a una forte accelerazione della crescita dell’online a discapito dell’offline.
Ci sono altri fattori che hanno contribuito alla forte avanzata dell’e-commerce?
La crescita del canale di vendita online è anche dovuta al fatto che molti player, per non rimanere con troppo invenduto verso fine stagione oppure per un ritardo nella distribuzione dovuto alla chiusura forzata dei magazzini, hanno attivato diverse promozioni, fuori dai periodi convenzionali, per vendere i loro prodotti con prezzi scontati dal 15% fino al 50%.
Questo ovviamente ha stimolato molto la crescita del conversion rate. Su alcuni progetti realizzati questo aprile abbiamo registrato, sia in Italia che all’estero, numeri di fatturato più alti di quelli ottenuti in novembre, il migliore mese dell’e-commerce per via del Black Friday.
Quali sono i trend in termini di digital advertising?
In termini di spesa in digital advertising, la maggioranza (70%) di questa su scala globale avviene su Google inc. e Facebook inc., le due piattaforme di riferimento per le analisi.
Nel mese di aprile abbiamo registrato un calo di spesa per la promozione di prodotti relativi alla moda, soprattutto relativa ai brand del lusso, ma un aumento della spesa per prodotti di abbigliamento comodi, destinati ad un utilizzo principalmente domestico.
A seguire alcuni esempi di dati presi dalle ricerche di Google, come rilevati dal tool Google Keyword Planner:
- “abbigliamento sportivo” cresce del 30%, da 6,600 ricerche ad aprile 2019 a 9,900 ad aprile 2020;
- “felpe” quasi triplica, da 14,800 a 36,000 ricerche;
- “pantofole” passa da 6,600 a 22,200 ricerche;
- “tute sportive” passa da 2,200 a 9,900 ricerche.
Al contrario, come anticipato, il lusso subisce una profonda flessione: le ricerche online relative ad abbigliamento e accessori di alta gamma (borse e scarpe dei più rinomati brand italiani e francesi) hanno riscontrato una diminuzione di oltre il 50% nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese nel 2019.
Voi di GA.Agency come avete deciso di affrontare questo periodo di trasformazione epocale?
Come agenzia abbiamo compreso subito la gravità della situazione e ho chiesto personalmente al team di lavorare con tutto l’impegno possibile per cercare di soddisfare ulteriormente i nostri clienti durante questo periodo difficile per tutti. Tutta la squadra ha capito e cercato di dare sempre il massimo. Sebbene io creda fortemente che il digital (e di conseguenza gli investimenti su questo canale) trarrà giovamento da questa crisi soprattutto nel medio/lungo periodo, nel breve è ancora necessario sforzarsi per continuare a crescere, perché il 2020 sarà un anno sfidante per tutti. Una cosa che ha giocato a nostro favore è che, avendo molti clienti basati in diversi Paesi del mondo, eravamo già abituati alle principali metodologie di lavoro da remoto (per esempio le videocall), quindi non abbiamo subito rallentamenti significativi nella gestione dei progetti.
Inoltre abbiamo deciso di lanciare un’iniziativa per sostenere le realtà che si stanno preparando alla propria rivoluzione digitale. Abbiamo scelto di offrire una consulenza gratuita alle aziende con un fatturato superiore a 1 mln € per aiutarle a definire una strategia di digital marketing post Covid-19 Link.
Il nostro team di esperti spenderà dalle 10 alle 20 ore in forma completamente gratuita per analizzare l’attuale situazione del potenziale cliente, industria, competitor per poi suggerire un’allocazione del budget di marketing diviso per canali, stagionalità, potenziali ritorni, etc. Tutto gratis. Il potenziale cliente deciderà poi se eseguirlo attraverso GA.Agency oppure no.

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