Il falso mito della scoperta delle Americhe. Una faccenda alquanto intricata che ha dettato le opere più importanti del Rinascimento e ha posto le fondamenta della moderna società.
Lago di Lecco, 20 luglio 2020
La questione della “scoperta delle Americhe” viene affrontata da sempre nella maniera errata, fuorviati dal fatto che dietro questo importante evento epocale si sono raccolti gli interessi politici e economici che hanno concorso a determinare l’odierno assetto mondiale, quindi cerchiamo di risolvere la questione una volta per tutte.
Per anni, mettendo in discussione la storiella che vuole il Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colombo, si è parlato della mappa anacronistica dell’ammiraglio turco Pari Reis, datata 1513 e in cui si fa menzione a un infedele di Genova di nome Colombo e secondo alcuni evidenzia le coste del Brasile e dell’Antartide. (1 mappa Piri Reis)
Poi è stata la volta dei Vichinghi, che avrebbero raggiunto il Canada o dei Templari, lungo le coste della Nuova Scozia, e a seguire dei Cinesi, dei Romani e degli Etruschi, alimentando un filone del mistero che è divenuto il punto di forza di una infinità di trasmissioni televisive e di pubblicazioni a tema, senza però che nessuno riuscisse a individuare il bandolo della matassa e risolvere questo interrogativo definitivamente.
In realtà, come ripeto sempre, il mistero non esiste; esiste solo una lacuna di conoscenza spesso indotta.
Come nella fiaba di Andersen I vestiti dell’Imperatore, infatti, ogni evidenza è sotto agli occhi di tutti, solo che per convenienza (o capacità analitica) nessuno finora s’è posto le domande più banali, e di conseguenza non ha mai saputo individuare le risposte più consone alla questione.
E’ solo una questione di metodo, dopotutto. E di integrità intellettuale … e in questo i bambini hanno molto da insegnarci.
In primis va detto che parlare di “scoperta dell’America” è un approccio improprio, derivato da una distorsione della storia figlia di una visione della storia eurocentrica, visto che quelle terre erano abitate da popolazioni le cui conoscenze erano di gran lunga più avanzate delle nostre, tanto da dettare, come vedremo in seguito, la cultura, gli usi e le abitudini del popolo europeo del primissimo Rinascimento. (2 Alfonso V e Indio)
In secondo luogo va sottolineatocome esistano alcune evidenze
legate alle primissimerappresentazioni delle Americhe, sia prima che dopo il 1492, cioè la data in cui viene ufficialmente collocata la scoperta delle Americhe, che risolvono a monte la questione, troncando definitivamente tutte le speculazioni che vi ruotano attorno. La più eclatante di queste evidenze riguarda l’Antartide, un territorio scoperto solo nel 1820 da una spedizione russa, che troviamo apparentemente….
continua nel pdf clicca qui: > Intervista-Messora-mercoledì-22-luglio-2020 (1)
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by Riccardo Magnani
Alessandro Sicuro
Ceci n’est pas Leonardo:
Quello che non vi dicono su Leonardo da Vinci e il Rinascimento
Qual era la vera identità di Leonardo? Quando nacque veramente? Quali furono i suoi veri genitori? Perché le sue vere generalità sono state tenute nascoste? Per molti queste potranno apparire domande senza alcun senso, radicati nella comune convinzione che Leonardo da Vinci sia il figlio illegittimo di un notaio e una schiava, nato nella campagna toscana nel 1452, divenuto artista e scienziato senza pari grazie a un talento infinito, ma discontinuo nello sfruttare le sue capacità, lui, autodidatta e uomo senza lettere.Quando si pensa al Rinascimento, la mente si popola di mille suggestioni: nomi, quadri, avvenimenti di un’epopea d’oro forse irripetibile nella storia dell’uomo, che ha perfino allargato i confini del mondo allora conosciuto. Leonardo era parte integrante di questo straordinario periodo, ma se proviamo a scavare un pò in profondità, emergono interrogativi ai quali nessuno studioso o storico sa dare una risposte motivate, se non basandosi su presunzioni assertive. Dopo anni di studi, viaggi, osservazioni e fedele riproposizione di queste, Riccardo Magnani ha accettato l’invito rivoltogli a più riprese di dare con forza e indubitabile precisione risposta a molte delle incongruenze che la narrazione storica, artistica e biografica ha evidenziato, in un racconto spesso farraginoso, di parte, artefatto.Quello che ne emerge è un ritratto di Leonardo e di tutto il periodo rinascimentale completamente diverso da quello che ogni studioso era stato in grado fino ad oggi di riconoscere.Una lettura avvincente e coinvolgente, che vi lascerà letteralmente senza fiato e vi costringerà a rivedere tutte le vostre convinzioni non solo su questo straordinario quanto scomodo personaggio, ma sul percorso storico che ha contribuito a formare la moderna società.
No, purtroppo non ci siamo. Il sig. Magnani vuol essere uno storico, un realta’ fa delle affermazioni che hanno poco di storico e anche poco di logico. Fino a prova contraria la storia si fa con le evidenze storiche. Questa persona ha portato delle evidenze storiche a supporto delle sue tesi?
Questo strisciante complottismo nei confronti della Chiesa Cattolica francamente ha stufato (io comunque non sono cattolico). Questo voler attribuire tutti i mali della storia alla Chiesa Cattolica dimostra che chi argomenta cosi, non conosce la storia e comunque ha un forte risentimento verso quella istituzione. Ogni istituzione umana ha delle colpe gravi e su questo non ci piove. Ma da qui attribuire tutte le colpe della storia a quella istituzione denota proprio un risentimento che non puo’ essere proprio di una persona che si propone come quello che ti racconta la vera storia del medioevo. E’ evidente che il sig. Magnani sostiene che la scoperta dell’America attribuita a Cristoforo Colombo sia un fake. E sostiene che dietro questa “scoperta” ci sia la mano della Chiesa Cattolica per poter sfruttare le ricchezze dell’America. Innazitutto una domanda di logica al sig. Magnani: Cosa ci avrebbero guadagnato quelli che scoprirono l’America per primi a non colonizzare quelle terre e a tenere per loro la notizia? E’ proprio la logica che sconfessa queste tesi. E poi: siamo sicuri che sia stato possibile occultare le imprese precedenti, quelle che lui dice siano state le vere imprese per scoprire l’America? Vi immaginate convincere centinaia di marinai (o forse migliaia), e cartografi, capitani ecc., a non dire nulla a nessuno dei loro viaggi e delle loro scoperte? E poi: ancora questo risentimento verso la Chiesa Cattolica, quando il sig. Magnani sostiene che imporre la religione cattolica sia stato un sopruso. Io non sono qui certo a difendere la Chiesa Cattolica e se ci sono stati dei soprusi sono il primo a denunciarli (l’ho fatto in vari dei miei articoli vari anni fa, quando ero interessato al tema della colonizzazione europea delle Americhe), ma in America c’é stato un dibattito, c’e’ stato Bartolomeo de las Casas, un vescovo cattolico spagnolo impegnato nella difesa dei nativi americani. Il Magnani racconta queste cose guidato da un profondo risentimento verso la Chiesa Cattolica e, leggendo tra le righe, anche verso Cristo. Infatti il Magnani piu’ volte parla della religione solare degli Incas e di altri popoli americani, come esaltandola, come se quella fosse la vera luce. Il Magnani deve capire che, anche ammesso che ci siano stati dei soprusi da parte della Chiesa Cattolica (e ci sono stati), tutto questo non dimostra che Gesu’ non e’ il Figlio di Dio. I soprusi eventualmente li hanno perpetrati gli uomini, ma non Dio. I soprusi li hanno perpetrati persone che credevano di essere cristiani, ma non lo erano. Erano seguaci dell’ibrido costantiniano. (per approfondire: https://yurileveratto2.blogspot.com/search?q=ibrido).
Forse non tutti l’hanno compreso, ma sotto queste tesi vi e’ il tentativo (goffo), di affermare una tesi gnostica. Piu’ volte il Magnani dice che e’ con la conoscenza che si arriva a comprendere le cose. Sono tesi trite e ritrite, ma mai le avevamo ascoltate condite in salsa di complotti senza logica.