Settembre 26, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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RICCARDO MAGNANI: IL FALSO MITO DELLA SCOPERTA DELLE AMERICHE

 

Il falso mito della scoperta delle Americhe. 
 Una faccenda alquanto intricata che ha dettato le opere più importanti del Rinascimento e ha posto le fondamenta della moderna società.

Lago di Lecco, 20 luglio 2020

La questione della “scoperta delle Americhe” viene affrontata da sempre nella maniera errata, fuorviati dal fatto che dietro questo importante evento epocale si sono raccolti gli interessi politici e economici che hanno concorso a determinare l’odierno assetto mondiale, quindi cerchiamo di risolvere la questione una volta per tutte.

Per anni, mettendo in discussione la storiella che vuole il Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colombo, si è parlato della mappa anacronistica dell’ammiraglio turco Pari Reis, datata 1513 e in cui si fa menzione a un infedele di Genova di nome Colombo e secondo alcuni evidenzia le coste del Brasile e dell’Antartide. (1 mappa Piri Reis)

Poi è stata la volta dei Vichinghi, che avrebbero raggiunto il Canada o dei Templari, lungo le coste della Nuova Scozia, e a seguire dei Cinesi, dei Romani e degli Etruschi, alimentando un filone del mistero che è divenuto il punto di forza di una infinità di trasmissioni televisive e di pubblicazioni a tema, senza però che nessuno riuscisse a individuare il bandolo della matassa e risolvere questo interrogativo definitivamente.

In realtà, come ripeto sempre, il mistero non esiste; esiste solo una lacuna di conoscenza spesso indotta.
Come nella fiaba di Andersen I vestiti dell’Imperatore, infatti, ogni evidenza è sotto agli occhi di tutti, solo che per convenienza (o capacità analitica) nessuno finora s’è posto le domande più banali, e di conseguenza non ha mai saputo individuare le risposte più consone alla questione.

E’ solo una questione di metodo, dopotutto. E di integrità intellettuale … e in questo i bambini hanno molto da insegnarci.
In primis va detto che parlare di “scoperta dell’America” è un approccio improprio, derivato da una distorsione della storia figlia di una visione della storia eurocentrica, visto che quelle terre erano abitate da popolazioni le cui conoscenze erano di gran lunga più avanzate delle nostre, tanto da dettare, come vedremo in seguito, la cultura, gli usi e le abitudini del popolo europeo del primissimo Rinascimento. (2 Alfonso V e Indio)

In secondo luogo va sottolineatocome esistano alcune evidenze
legate alle primissimerappresentazioni delle Americhe, sia prima che dopo il 1492, cioè la data in cui viene ufficialmente collocata  la scoperta delle Americhe, che risolvono a monte la questione, troncando definitivamente tutte le speculazioni che vi ruotano attorno. La più eclatante di queste evidenze riguarda l’Antartide,  un territorio scoperto solo nel 1820 da una spedizione russa, che troviamo apparentemente….

 

 

continua nel pdf clicca qui: >  Intervista-Messora-mercoledì-22-luglio-2020 (1)

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by Riccardo Magnani

 

 

Alessandro Sicuro

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Ceci n’est pas Leonardo:

Quello che non vi dicono su Leonardo da Vinci e il Rinascimento 

 

Qual era la vera identità di Leonardo? Quando nacque veramente? Quali furono i suoi veri genitori? Perché le sue vere generalità sono state tenute nascoste? Per molti queste potranno apparire domande senza alcun senso, radicati nella comune convinzione che Leonardo da Vinci sia il figlio illegittimo di un notaio e una schiava, nato nella campagna toscana nel 1452, divenuto artista e scienziato senza pari grazie a un talento infinito, ma discontinuo nello sfruttare le sue capacità, lui, autodidatta e uomo senza lettere.Quando si pensa al Rinascimento, la mente si popola di mille suggestioni: nomi, quadri, avvenimenti di un’epopea d’oro forse irripetibile nella storia dell’uomo, che ha perfino allargato i confini del mondo allora conosciuto. Leonardo era parte integrante di questo straordinario periodo, ma se proviamo a scavare un pò in profondità, emergono interrogativi ai quali nessuno studioso o storico sa dare una risposte motivate, se non basandosi su presunzioni assertive. Dopo anni di studi, viaggi, osservazioni e fedele riproposizione di queste, Riccardo Magnani ha accettato l’invito rivoltogli a più riprese di dare con forza e indubitabile precisione risposta a molte delle incongruenze che la narrazione storica, artistica e biografica ha evidenziato, in un racconto spesso farraginoso, di parte, artefatto.Quello che ne emerge è un ritratto di Leonardo e di tutto il periodo rinascimentale completamente diverso da quello che ogni studioso era stato in grado fino ad oggi di riconoscere.Una lettura avvincente e coinvolgente, che vi lascerà letteralmente senza fiato e vi costringerà a rivedere tutte le vostre convinzioni non solo su questo straordinario quanto scomodo personaggio, ma sul percorso storico che ha contribuito a formare la moderna società.

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