Dopo il covid si dovranno trovare le risorse per ripartire, ma per dare stimolo all’economia, si deve studiare un piano per contrastare la desertificazione delle città. Le piccole e medie imprese del retail sono in difficolta’.
In ottobre le vendite al dettaglio italiane sono cresciute del 2,9% su base annuale, dal +1,4% precedente, trainate soprattutto dalla componente alimentare. Secondo l’Istat il livello è allineato a quello di febbraio, vigilia dell’esplosione della prima crisi sanitaria. Rispetto a settembre, invece, i ricavi sono saliti dello 0,6%.
Tra i beni non alimentari, le flessioni più marcate colpiscono la voce calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-9,2%) e la categoria abbigliamento e pellicceria (-3,9%), insieme a cartoleria, libri, giornali e riviste (-7,6%). Crescono soprattutto informatica, telecomunicazioni e telefonia (+26,0%) e il segmento elettrodomestici, radio, tv e registratori (+18,6%).
Rispetto a ottobre 2019, il valore complessivo delle vendite al dettaglio è aumentato per la grande distribuzione (+5,2%) e diminuito per le imprese operanti su piccole superfici (-2,1%). Le vendite al di fuori dei negozi sono scese del 9,2% mentre il commercio online ha registrato un +54,6%.
«Impercettibile e con troppi elementi di criticità: la ripresa non è diffusa tra settori e formati distributivi – dichiarano da Confcommercio, commentando i dati Istat -. Le piccole e medie imprese e il commercio ambulante vivono difficoltà senza precedenti, soprattutto nell’abbigliamento, calzature e oggettistica da regalo».
«La situazione del commercio nel complesso – continuano dall’associazione di categoria – si può sintetizzare con i canoni già emersi prima della pandemia: nella grande distribuzione crescono molto i discount anche a scapito degli ipermercati, il canale tradizionale soffre, il commercio elettronico acquista rapidamente quote di mercato. È fondamentale che nei progetti che verranno messi in campo per la ripresa, anche attraverso i fondi europei, un ruolo centrale venga dato alle iniziative volte ad agevolare innovazione e digitalizzazione delle imprese commerciali di minori dimensioni, permettendone la sopravvivenza e contrastando i processi di desertificazione delle città”.
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