Paris Fashion Week, Dior Uomo si rifà alla sua storia che annovera un grande archivio e attraverso i codici dettati da Monsieur Dior rivivere l’immenso patrimonio lasciato ai suoi successori.
Il Direttore Creativo Kim Jones parte dalla couture che rende preziosi gli abiti maschili in modo che l’uomo, nella cerimonia del vestire quotidiano, acquisti consapevolezza del suo essere, dimenticando le sovrastrutture che per molti decenni l’hanno reso schiavo del suo ruolo.
Una finestra sulla storia del costume maschile come ricerca contemporanea, che viene espressa da Kim Jones collaborando con Peter Doig, pittore britannico di origini scozzesi.
PARIS MEN FW 21-22: DIOR HOMME
Il risultato sono divise militari, riprese dagli ufficiali di Cavalleria e rilette con i codici couture, mentre i bottoni sono quelli della giacca Bar presentata nella collezione New Look del 1947, ma in chiave moderna.
Si nota un’altra citazione del passato attraverso le decorazioni e i ricami che provengono dall’abito Rosella della collezione di Marc Bohan, secondo successore di Mr. Dior dopo la sua morte.
Artigianalità e tradizione si fondono in uno spirito nuovo nel fare moda, trovando coerenza nei cappotti e negli anorak in seta stampata, nei cappotti di lana ricamati, nelle pellicce con le maniche a tre quarti e nelle camicie in seta stampata.
Una collezione che elabora i riferimenti del passato e soprattutto di quell’arte che si chiama couture, per renderci più sensibili all’estetica del bello dopo un periodo buio della nostra storia, proprio come aveva fatto Monsieur Dior subito dopo la guerra.
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