Dopo la rentrée in presenza la scorsa estate, Pitti Uomo sarà di nuovo offline in Fortezza da Basso a Firenze per l’edizione 101, in programma dall’11 al 13 gennaio. Confermata la formula collaudata la scorsa estate, di nuovo nell’arco di tre giorni, insieme a Pitti Bimbo e con il supporto della fiera digitale Connect, che parte dal 7 dicembre. Cresce il parterre degli espositori (quasi 600 adesioni fino a ora) e si attendono più buyer dall’Italia e dall’estero. Segnali importanti in vista dell’edizione di giugno 2022.
«Tutta la struttura è al lavoro per aprire il salone in completa sicurezza, un’attenzione che è stata molto apprezzata dai visitatori la scorsa estate, soprattutto da chi veniva dall’estero – ha spiegato Raffaello Napoleone, a.d. di Pitti Immagine, nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna, tenutasi questa mattina -. Le aziende stanno rispondendo con entusiasmo, non nascondono le difficoltà ma al tempo stesso esprimono una grande energia, una ferma volontà di tornare a rappresentarsi con le loro migliori qualità».
Un dato suffragato dai numeri. «Finora abbiamo un totale di quasi 600 adesioni da parte degli espositori, di cui 560 hanno già pagato, rispetto ai 350 di giugno-luglio scorso. Un trend che ci fa prevedere ulteriori miglioramenti per l’edizione estiva del giugno 2022, quando Pitti Uomo, Bimbo e Filati dovrebbero tornare a svolgersi in date separate, perché la Fortezza tornerà a riempirsi. Un trend che ci viene confermato anche dai numeri in salita di Pitti Bimbo e dalle presenze a Pitti Filati, che si svolgerà alla Stazione Leopolda dal 2 al 4 febbraio, già fully booked».
«Previsto anche un buon parterre di buyer, dall’Italia e dall’Europa – prosegue l’a.d. di Pitti Immagine -. La presenza asiatica sarà ancora limitata, mentre il Nord America, il Medio Oriente e la Russia risponderanno bene sul piano delle presenze più importanti. Parliamo di insegne come Galeries Lafayette, Harvey Nichols, Joyce, Saks Fifth Avenue e Selfridges, solo per citarne alcune».
Napoleone ha elencato i risultati di una ricerca effettuata da Grs, società che si occupa di customer satisfaction in relazione al comparto fiere. «Nel 2015 il fatturato del sistema fieristico era di 24 miliardi di euro, erano 25 nel 2016, 26 nel 2017, 27,5 nel 2018, 28,4 nel 2019 e poi siamo scesi a 9 miliardi nel 2019. Numeri che danno la misura dell’impatto che la chiusura ha avuto in tutto il mondo. Anche noi abbiamo perso, ma le prospettive sono positive, pertanto vediamo la prossima manifestazione con ottimismo».
Strategico sarà ancora una volta il supporto di Maeci e Agenzia Ice, che daranno un contributo fondamentale per la versione fisica e digitale della kermesse, per i programmi di incoming degli operatori esteri, per gli eventi e la promozione.
Prosegue inoltre la liaison con Unicredit, main sponsor con un focus sui temi della sostenibilità e dell’innovazione, con una particolare attenzione al sostegno all’internazionalizzazione delle aziende italiane. Una partnership che si concretizza nel progetto Sustainable Style, giunto alla quarta edizione e dedicato alla selezione di marchi attenti al tema eco.
Altro punto focale dell’intesa con il gruppo bancario sono gli appuntamenti all’UniCredit Theatre, che tornano con un calendario di talk e conversazioni dedicate a sostenibilità e innovazione, tra moda, economia, retail e lifestyle.
Tema di questa edizione della rassegna è Pitti Reflections, che significa riflessioni, quanto mai importanti in questo momento, ma anche riflessi, come specchi interiori ed esteriori. «Lo specchio squarcia altre visioni a seconda di come lo si pone, apre finestre, a volte inganna, a volte moltiplica e a volte duplica. Un tema che si traduce negli allestimenti firmati dal creative director Angelo Figus e nella campagna pubblicitaria siglata dal duo Narènte», ha raccontato Giuliana Parabiago, p.r. marketing consultant di Pitti Immagine.
Quest’ultima ha colto l’occasione per sottolineare come il tema dell’edizione del gennaio 2020, Show Your Flags, sia stato selezionato dall’Adi Design Index per il premio Compasso d’Oro, insieme a un altro progetto sul riciclo sempre della medesima edizione.
Anche questa volta il percorso attraverso gli stand seguirà tre diverse tematiche: Fantastic Classic, che rappresenta l’evoluzione del classico nelle sue versioni più contemporanee, Dynamic Attitude, che ha al centro l’outdoor come punto di incontro tra sport e streetwear, e Superstyling, che pone l’enfasi sui nuovi canoni stilistici che anticipano le tendenze.
All’interno di Fantastic Classic si segnala il nuovo format di Futuro Maschile, sezione dedicata al contemporary menswear più evoluto, che prende casa al Piano Attico con un layout che fonde design e intrattenimento, per un totale di 6mila metri quadri.
Come si diceva in apertura, infine, dal 7 dicembre sarà online la piattaforma online Connect, «che affianca e integra la proposta della fiera fisica, grazie alla vetrina digitale delle label esposte e al programma di progetti speciali, format esclusivi ed eventi online su The Billboard. Tutti gli espositori di Pitti saranno presenti sulla piattaforma, che sarà online anche dopo la chiusura della manifestazione», ha concluso Napoleone.
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