E’ Bella Hadid la prima a calcare la passerella, con un abito sottoveste in chiffon abbinato a un bolero in pelliccia, lunghi guanti in pelle e occhiali fumé: l’emblema di una femminilità sensuale che pervade l’intera collezione, disegnata da Kim Jones proiettando le ispirazioni d’archivio nella contemporaneità.
Jones amalgama le atmosfere della Spring-summer 1986, caratterizzata da stampe geometriche e da uno styling sartoriale, con accenni alla collezione Fall-winter 2000, all’insegna di una diafana leggerezza. In passerella dunque si alternano e sovrappongono forza e morbidezza, pensando a una donna il cui potere è esaltato da vestiti di cui si colgono la qualità, il pregio dei materiali e la cura dei dettagli al primo sguardo.
«Ho creato un guardaroba oltre le generazioni e occasioni d’uso», afferma Jones, precisando che il punto di partenza è stata l’immagine di Delfina Delettrez, figlia di Silvia Venturini Fendi, a passeggio per Roma con una camicia stampata rubata alla madre.
«Un ricordo che mi riporta alla storia della mia famiglia – interviene Silvia Venturini Fendi -. Queste stampe le ho viste io su me stessa e ora Kim le ritrova su Delfina. Del resto la moda non è qualcosa che si esaurisce in un momento: dietro ogni modello c’è un vissuto».
In pedana lo chiffon convive con il tweed, il tailoring maschile con le giacche sagomate sul corpo e va in scena quella che Jones definisce «funzionalità trasformativa», per indicare ad esempio il blazer che diventa gilet sartoriale o la cintura con tasche in cui custodire lo smartphone.
Tra i materiali il mohair assume l’aspetto dello shearling, grazie a speciali lavorazioni, ma accade anche il contrario, ossia trovare uno shearling che assomiglia al mohair. Non manca un accenno alla collezione uomo Fall-winter 2022 nella stampa O’Lock, rivisitata in chiave eterea e iperfemminile. «Fendi significa far cadere divisioni e barriere», precisa Silvia Venturini Fendi.
Gli accessori da lei disegnati sono il trionfo dell’artigianalità. In particolare, si celebrano i 25 anni dell’iconica Baguette, la cui versione più attuale è in cashmere, oppure in pelle profilata in shearling o ancora in visone intarsiato.
I gioielli, ideati da Delfina Delettrez, vanno dagli ear cuff con il monogram sovradimensionato ai braccialetti tennis, in cui i cristalli evocano il logo della doppia F. Orecchini e pendenti si rifanno al motivo Master Key, «che apre tutte le porte – afferma Delfina – anche quelle dell’archivio».
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