Giugno 1, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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LA MODA UOMO A PARIGI LASCIA IL POSTO ALLA HAUTE COUTURE

Place Vendôme, ore 10. La sfilata di Schiaparelli a dare il via al calendario dell’alta moda parigina, appuntamento tra i più prestigiosi del panorama moda, che dopo la tornata di sfilate maschili mobiliterà gli addetti ai lavori fino al 26 gennaio. Le maison presenti sono una trentina, mentre all’appello della Fédération de la Haute Couture et de la Mode manca, come noto, lo show di Balenciaga: già nel 2020, dopo l’annuncio del ritorno alla couture del marchio di Kering, Demna aveva comunica l’intenzione di allestire un fashion show a luglio e limitare l’appuntamento con la couture a una sola volta all’anno, includendo anche proposte maschili.
Tra le new entries ci sono il brand indiano Gaurav Gupta, la maison marocchina Sara Chraibi e il marchio britannico Robert Wun, vincitore dell’Andam Special Prize, che chiuderà la manifestazione. I big names sono, come di consueto, quelli di Christian Dior, Giambattista Valli, Iris Van Herpen, Giorgio Armani Privè, Chanel, Zuhair Murad, Viktor&Rolf e Valentino. È atteso per il 25 gennaio, inoltre, il debutto della collezione di Haider Ackermann per Jean Paul Gaultier. In linea con il progetto della maison, Ackermann è il quarto guest designer a interpretare il mondo Gaultier secondo il proprio codice estetico: a precederlo ci sono stati Olivier Rousteing di Balmain, Glenn Martens, direttore creativo di Y/Project e dal 2020 anche di Diesel, e Chitose Abe di Sacai.
Come è ormai consuetudine, non mancheranno brand di prêt-à-porter in passerella durante i giorni dell’alta moda: è il caso di Mugler e Zadig & Voltaire i cui show sono previsti, rispettivamente, giovedì e venerdì sera.
“Sebbene secondo gran parte delle stime ci siano probabilmente meno di 5mila clienti effettivi per la couture – riflette Fashionnetwork -, la sua influenza rimane immensa. È difficile quantificarne l’esatto impatto economico, anche se sommando il fatturato annuo di tutti i marchi in mostra durante l’alta moda, la cifra supera i 30 miliardi di euro”.

 

Alessandro Sicuro Comunication
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