Per la sua sfilata della collezione uomo FW 2023, Hedi Slimane, direttore creativo di Celine, ha optato per il famoso Le Palace di Parigi, che è caro a lui poiché ha trascorso lì la sua giovinezza e ha celebrato il suo 50esimo compleanno nel 2018.
Nato come sala da ballo nel XVII secolo, ma conosciuto anche per i suoi anni come discoteca, considerata la versione francese dello Studio 54 di New York, Le Palace ha ispirato Hedi Slimane nell’approfondire la sua ricerca nella riscoperta di quel fenomeno culturale del 2000 definito electro-clash.
Un movimento che apparve nelle grandi città come Parigi, Londra e New York, nato come reazione alle rigide strutture della musica techno, ponendo l’accento sulla scrittura di canzoni, sulla spettacolarità e sul sense of humor, ma anche sul modo di vestirsi con capi borchiati, cravatte sottili e taglio di capelli asimmetrici.
La collezione è un omaggio a una delle band preferite da Hedi Slimane, Suicide, ispiratori del synth pop e della dance industriale, e alla voce psicotica di Alan Vega, che richiamava quella di Lou Reed ed Elvis Presley, che rifletteva quella che era la paura e la nevrosi metropolitana di quelle generazioni, tanto da essere riscoperti dalle band musicali di oggi e dai giovani assetati di un riferimento del passato.
Del resto in passarella si è visto proprio questo. Un racconto coerente fatto di pantaloni stretti in pelle nera, abbinati a giacche biker percorsi da frange in metallo, completi pantaloni e giubbotti borchiati in oro e strass. I cappotti sono in tessuto di lana a quadretti o realizzati in faux fur folta e maculata, mentre quelli color cammello sono portati sopra giubbotti in pelle.
I completi borghesi illuminati da fili di lurex sui tessuti gessati assumono un significato ben preciso di un mondo rinnovabile, eliminando ogni forma di aspetto stantio tipico di un guardaroba vintage. Alcuni pezzi limited edition rendono omaggio agli anni iconici de Le Palace, come il lettering in strass ricamato nella parte posteriore di un bomber.
Una visione estetica sempre coerente che diventa espressione di una filosofia che non si piega all’approvazione mainstream, e che non si piega alle mode effimere volute solo dalle sicurezze commerciali.
Moltissimi gli ospiti in front-row dal mondo del cinema e della musica, tra cui Catherine Deneuve, Chiara Mastroianni, Romain Duris, Mathieu Kassovitz, Camille Razat, Suzanne Lindon, Paul Kircher, Eden Dambrine, Jane Birkin, Etienne Daho, Benjamin Biolay.
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