GIORGIO ARMANI
La collezione presentata da Giorgio Armani alla MFW in via Borgonuovo è stata chiamata Cipria. Con questo nome si fa riferimento al rituale di bellezza femminile, attraverso il quale le donne si prendono cura di se stesse e rendono più affascinante il proprio aspetto.
Un‘atmosfera intima ha iniziato lo spettacolo, quando le luci si sono accese, mostrando tre modelle che si comportavano come se fossero in uno spazio privato, parlando tra di loro e ritoccandosi trucco e capelli.
Questa collezione, che consta di 74 look, sostiene l‘idea di un ambiente domestico confortevole con la sua immagine delicata e preziosa: vestiti morbidi come pigiami, sciarpe accoglienti, pantaloni comodi, maglioni, giacche ampie e lunghi abiti.
Lo stilista ha una estetica definita dall‘uso di vari ingredienti e elementi chiave, spesso con outfit che sono collegati da una scelta comune di gioielli, come l‘orecchino.
C‘erano due elementi di design ricorrenti nella collezione: un fiore stilizzato, che incarnava grazia, delicatezza e discrezione, e una combinazione di lucentezza e opacità, che evocava gli effetti del marmo del set.
Esaminando la lavorazione delle pellicce ecologiche, si sperimentano intarsi con strisce di seta, sciarpe e baschi bordati da frange di perline che creano un look scintillante, come se fossero luminose acconciature, che donano eleganza e mistero.
L‘estetica orientale ha avuto un‘influenza sui capi di abbigliamento di Armani, che si è affidato a questo punto di riferimento per decenni. Lo stile di Armani è sempre rassicurante e mai caotico e rappresenta un modo espressivo per le donne di essere al di fuori della ribalta. Si tratta della riscoperta di una dimensione più intima, che ricorda i momenti in cui ci si prende del tempo per ritoccare il proprio trucco.
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