Mario Draghi vede nero sulla ripresa.
Padoan: “Abbasseremo le tasse”Draghi ha le mani legate dalla Germania. Padoan è frenato dalla UE e tutto rimane come sempre chi cresce sono sempre i soliti e l’italia…?
Riunione del G20, confermato il pessimismo generale sulla situazione economica. Il presidente della Bundesbank: “L’economia tedesca si sta deteriorando”
WASHINGTON – “La ripresa globale è stata più debole delle attese”. Il governatore della Bce Mario Draghi ribadisce il suo giudizio anche alla fine dell’assemblea dell’Fmi e del G20 alla quale hanno partecipato ministri delle Finanze e governatori delle banche centrali. Un summit caduto in un periodo, al contrario di tutte le previsioni, di grave crisi anche per i Paesi più forti come la Germania tanto che il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha ammesso che l’economia tedesca “si sta chiaramente indebolendo”.
E al peggioramento dei dati non sfugge l’Italia come dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “La crescita è più bassa di quanto ci si aspettasse qualche mese fa. Le ragioni sono diverse e spesso non del tutto chiare”. “La politica economica – ha aggiunto – deve mettere in campo tutti gli strumenti di cui dispone e quelle strutturali, che ultimamente hanno preso uno spazio centrale. C’è una crescita piuttosto contenuta e a volte non c’è nemmeno nei Paesi della zona euro e la ricetta di cui si è discusso è l’impatto delle riforme. Inoltre – ha spiegato Padoan – gli investimenti sono andati calando in modo significativo negli ultimi anni e questo spiega anche perchè la crescita è stata rivista verso il basso. Le leve per stimolare gli investimenti sono vari: agevolare l’accesso al credito, dare più impulso agli investimenti pubblici come quelli in infrastrutture e creare un clima di fiducia”. Padoan ha inoltre sottolineato come nel corso del vertice “abbiamo sottolineato lo sforzo delle riforme strutturali dell’Italia e la riforma del lavoro ha suscitato ampio consenso e considerata un momento di cambiamento del Paese. La politica di bilancio continuerà a tenere conto dei vincoli di bilancio ma la legge di stabilità sarà orientata verso la crescita”.
Nelle intenzioni del governo la finanziaria 2015 sarà l’occasione per procedere innanzitutto a un “serio” taglio delle tasse, che verrà coperto con una spending review che l’esecutivo quantifica “in più che a doppia cifra”, probabilmente dunque in oltre 10 miliardi di euro, a dispetto delle ultime indiscrezioni su una riduzione molto più contenuta. La riduzione della pressione fiscale – invocata anche dal presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, che denuncia il livello troppo alto in Italia rispetto agli altri Paesi – partirà sicuramente, come annunciato più volte, il taglio del costo del lavoro o attraverso l’Irap o attraverso i contributi sociali a carico delle imprese. Ma nella stessa direzione vanno anche le proposte avanzate da Maurizio Lupi per la proroga dell’ecobonus al 65% e del bonus su ristrutturazioni e mobili al 50% (costo circa 1 miliardo di euro) e per la deducibilità al 100% dei beni strumentali delle aziende (costo in questo caso pari a 1,2 miliardi).
E se il ministro afferma che a proposito del Tfr “ci sono varie ipotesi ma non un quadro finale definito” per il governo italino buone notizie vengono da Christine Lagarde, presidente dell’Fmi che sfoggia ottimismo in rapporto al nostro Paese. “Le prospettive dell’Italia – ha detto la Lagarde – sembrano “più positive” con il via libera del Senato alla riforma del lavoro”.
Alessandro Sicuro
I find this article informative and quite interesting. I don’t find it a surprise though that the global recovery has been weaker than expected. and that it shouldn’t take a summit of banking and global leaders to inform the world about this and that against all forecasts, severe crisis’ exist in many European nations such as Germany. This issue has been around for some time., and appears that no real viable solution for turning things around has been developed yet, as far as I can tell. And if these economic ministers are truly working together, you would think that by now, something would be in the development stage and being fine tuned and worked out.. But why does it seem that most all member nations seem to follow the lead of those in Germany, causing more of a negative problem
‘It also seems that the worsening of the issues within Italy has not escaped the view of the Economic Minister. who correctly has stated : “growth is lower than expected a few months ago. The reasons are diverse and often not entirely clear “. I just wonder why investments continue to decline, and one would think that any and all growth would help stimulate and revive the economy and so much more. It would also be wise to give more impetus to public investments such as those in infrastructure
and create a climate of confidence that would be of great assistance. Stability will most defitively lead toward growth.
Even with the projected 2015 budget for the EU, there still should be measures place for economic strength and recovery for not only Italy, but also ones that quite appropriate for other members of the EU. By doing so, it could take away some of the negative sting but start to build confidence and growth all around and start economic recover plus more
The charts that are incorporated in the article clearly aid in bringing the point home.
Thank you for helping learning more and understand more of the problem.