IL PERIODO ELETTORALE HA SEMPRE RALLENTATO L’ECONOMIA, LE PRESIDENZIALI AMERICANE SOMMATE AL REFERENDUM ITALIANO FRENANO LE BORSE DI MEZZO MONDO. PIAZZA AFFARI FOFFRE PER LE BANCHE SULLE QUALI SI PRENDONO BENEFICIO, LE MANI FORTI DELLA BORSA.
Piazza Affari e le altre principali Borse europee si muovono ancora in rosso, penalizzate da molte tensioni e dall’andamento negativo dei future USA. I mercati scontano le rinnovate incertezze per le vicinissime Presidenziali USA, alimentate dalla notizia della riapertura dell’inchiesta FBI sulle email Hillary Clinton, che rimette in gioco la corsa alla Casa Bianca. Una vittoria di Donald Trump, ora in ascesa e prossimo ai consensi della Clinton, viene guardato con sospetto dalle borse. Brutte notizie dal fronte macro, dove hanno deluso il commercio al dettaglio in Germania e le vendite in Giappone., ma soprattutto il riaffacciarsi della deflazione in Italia. Nonostante questo, il PIL dell’Eurozona ed il dato sull’inflazione parlano ancora di ripresa
nell’Area della moneta unica, grazie al supporto della BCE.
Prosegue debole l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,27%. Sale lo spread, attestandosi a 153 punti base, con un incremento di 4 punti, a fronte di un rendimento del BTP decennale in ascesa all’1,69%.
Tra i mercati del Vecchio Continente pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,29%, tentenna Londra, con un ribasso dello 0,46%, discesa più forte per Parigi, che cede un -0,67%. Peggio fa la Borsa di
Milano, che accusa una flessione dello 0,79% sul FTSE MIB. In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo ST-Microelectronics (+1,48%), complice ancora l’effetto conti ed i giudizi degli analisti. Bene anche Terna (+0,86%) e Brembo (+0,72%).
Fra i peggiori vi sono le banche, specie Banca MPS, che lascia sul terreno l’8,08%, confermando un’elevatissima volatilità dopo l’OK al piano.
Nel settore finanziario fanno male anche Finecobank, con un calo del 2,45%, Banca Popolare di Milano del 2,35% e Banco Popolare del 2,22%. Sul resto del listino va segnalata Alerion, che balza di oltre l’8%, in scia al prezzo migliorativo dell’OPA.
Alessandro Sicuro
by
sure-com
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