ARRIVANO I SALDI
Partiti ieri (1 luglio) in Sicilia e oggi in Basilicata, i saldi estivi sono ai blocchi di partenza anche nelle altre regioni in Italia, dove saranno ufficialmente aperti sabato 7.
15 milioni e mezzo di famiglie, secondo le proiezioni della Confcommercio, sono pronte a fare shopping di abbigliamento e calzature a prezzi scontati, con una spesa media – per nucleo familiare – che si aggirerà intorno ai 227 euro, poco meno di 100 euro pro capite, per un valore complessivo di circa 3,5 miliardi di euro.
Le previsioni di vendita sono in linea con quelle dell’anno scorso secondo Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio: «Dopo una stagione primavera-estate non proprio esaltante dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi – osserva – c’è attesa per questa tornata di ribassi, che sono un banco di prova».
«I saldi – precisa – continuano a essere appetibili per i consumatori, nonostante un contesto di dittatura digitale, capace di condizionare tutto, dalla filiera produttiva al modo delle persone di consumare».
«Abbiamo chiesto l’introduzione della web tax – aggiunge Borghi – perché i colossi del web devono stare nello stesso mercato con le stesse regole e con le stesse imposte delle nostre attività. A questo proposito, auspichiamo che l’Ue guardi a quanto deciso dalla Corte Suprema Usa, che ha dato il via libera alle tasse sulle vendite online».
Più pessimistiche le previsioni di Codacons, secondo cui la stagione accuserà una flessione del 5% rispetto al 2017, con uno scontrino medio che si fermerà a 64 euro e una riduzione della spesa più marcata nel Sud Italia, dove si registreranno picchi al negativo fino a -15%.
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