PITTI FILATI CRESCE
Confermate 5.500 presenze di compratori a Pitti Filati, in crescita del 2% rispetto all’analoga edizione 2017, con 2.900 buyer internazionali. Raffaello Napoleone, a.d. di Pitti Immagine, sottolinea «il grande lavoro fatto sulla ricerca e gli investimenti consistenti nell’innovazione da parte delle nostre aziende, che hanno portato a risultati importanti».
Da segnalare le performance positive di Russia (+16%) ed Est Europa, Cina (+10%), Turchia, Olanda, Hong Kong (+14% nei numeri aziende), Corea del Sud (+20%) e dei Paesi del Nord Europa. In flessione Giappone e Spagna. I buyer italiani segnano un incoraggiante +5%.
Nella classifica delle top 15 nazioni straniere di riferimento, si conferma in testa il Regno Unito (305 buyer), seguito da Germania (300), Stati Uniti (232), Francia (232), Giappone (158), Turchia (117), Russia (113), Cina (111), Spagna (102), Olanda (89), Svizzera (89), Hong Kong (86), Svezia (61), Corea del Sud (55) e Belgio (54).
Tra le iniziative à côté, da segnalare la nona edizione di Feel The Yarn, concorso che sostiene e promuove i giovani creativi del knitwear, organizzato dal Consorzio Promozione Filati, con il sostegno di Fondazione Pitti Immagine Discovery.
Tra le creazioni di 26 studenti, selezionati in 14 tra i più qualificati istituti di moda internazionali, si sono distinte quelle di Margot Vaaderpass del Royal College of Art, a cui andrà una somma di denaro messa a disposizione da Biella Yarn, parte di Südwolle Group, che le permetterà di continuare il suo percorso di studi.
Due stage formativi sono stati offerti da Ports a Ellis Jaz, sempre del Royal College of Art,e da Trafi Creatività a Büke Cayci, studentessa della Hochschule Niederrhein (nella foto, WWW, lo Spazio Ricerca di Pitti Filati di giugno).
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