Anche Moncler batte le stime nel terzo trimestre e riduce i timori sull’andamento dei player del lusso. Si confermano, dunque, i segnali già arrivati da Lvmh e Kering, andati oltre le aspettative tra luglio e settembre. Nei primi nove mesi del 2018, i ricavi consolidati del gruppo guidato da Remo Ruffini sono saliti del 18% a 872,7 milioni di euro, mentre nel solo terzo trimestre il rialzo del fatturato è stato del 15,2% a 379,1 milioni. Le stime degli analisti, raccolte da Bloomberg, prevedevano, per il terzo quarter, ricavi per 376,8 milioni, in crescita del 14,5% rispetto allo stesso periodo del 2017.
“Questi ultimi tre mesi sono stati pieni di importanti iniziative – ha commentato Remo Ruffini, presidente e AD di Moncler – , a partire dalla concretizzazione del progetto Moncler Genius con i vari lanci susseguitisi con cadenza mensile, e l’apertura del flagship store di New York-Soho. Infine, nelle ultime settimane abbiamo lanciato il Moncler Genius Building in oltre 20 pop-up e in circa 30 DOS e la collezione 1 Moncler Pierpaolo Piccioli. Come ripeto sempre, un’idea, anche la più brillante, non vale niente senza la capacità di realizzarla. Questa è la nostra grande differenza: avere la capacità di perseguire progetti, anche i più complessi, con grandissima passione e con l’abilità di portarli a compimento”.
Nei nove mesi, le vendite dell’attività retail sono state pari a 597,3 milioni, in crescita del 25% sullo stesso periodo dell’anno precedente (+30% a tassi di cambio costanti), e quelle dei negozi di terzi (wholesale) a 275,4 milioni, in crescita del 6% (+10% a tassi di cambio costanti). A livello geografico, l’Italia segna un +8%, mentre l’area Emea (Italia esclusa) e le Americhe registrano, rispettivamente, un +13% e un +10 per cento. Trainante la performance dell’Asia e Resto del Mondo, che balzano del 32 per cento.
“Il quarto trimestre è appena iniziato – ha spiegato Ruffini – ma continuiamo a vedere segnali molto positivi in tutti i mercati. La Golden Week cinese si è chiusa con risultati superiori a quelli dello scorso anno e il brand momentum di Moncler rimane forte in tutti i Paesi. Tutto questo ci permette di guardare con fiducia al futuro, con la convinzione che il nostro sentiero, per quanto ripido, sia ben tracciato”.
Nonostante i risultati positivi, Moncler ha avviato la seduta di Borsa di oggi in negativo (gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato da 41 euro a 37 euro il prezzo obiettivo su Moncler, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione del settore del lusso). Dopo un’apertura in ribasso del 5,45%, le azioni della griffe hanno iniziato a recuperare terreno, portandosi, a metà mattina, attorno al +2,3% e allineandosi al resto del lusso italiano. I titoli di Brunello Cucinelli, Tod’s e Ferragamo (questi presenteranno, rispettivamente, i propri risultati trimestrali in data 6 , 7 e 8 novembre, ndr) hanno infatti raggiunto rialzi nel range del 2 per cento. Meglio è andata a Safilo, che in mattinata guadagnava il 3,4%, mentre Prada perdeva oltre 4 punti percentuali alla Borsa di Hong Kong.
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