La Milano Fashion Week Women’s Collection, in calendario dal 21 al 27 settembre, ribalta il rapporto fisico-digitale rispetto alla scorsa edizione e si prepara ad accendere i riflettori su 62 sfilate, di cui 42 in presenza, e 75 presentazioni, di cui 56 in formato fisico. A confermarlo, nel consueto evento dedicato alla stampa, è il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, a cui si affianca il saluto del sindaco di Milano Giuseppe Sala che ricorda come la settimana di sfilate sia uno degli eventi trainanti del mese in corso, insieme agli appuntamenti dedicati ad arte e design. Il Comune di Milano non è il solo parnter di Cnmi, che può contare sul supporto strategico di Maeci e Ice Agenzia.
A fare da sfondo ci sono i dati di andamento del comparto moda, con il fatturato che nei primi sei mesi del 2021 segna un +24% (la stima, per la fine dell’anno, è un balzo di oltre 20 punti percentuali sul 2020 e un -7% sul 2019) e l’export che brinda alla spinta del mercato cinese.
Quanto alle passerelle, tra le novità spicca il ritorno di Roberto Cavalli, ora affidato alla creatività di Fausto Puglisi, e il rientro di Moncler e Boss. Saranno inoltre presenti per la prima volta nel calendario sfilate MM6 Maison Margiela, Vitelli, Luisa Spagnoli e Hui. Tra le maison che sfileranno in presenza ci sono Giorgio Armani, Versace, Prada, Alberta Ferretti, Marni, Fendi, Salvatore Ferragamo, N°21, Sunnei, Drome e Dolce & Gabbana. Non mancano anche i nuovi nomi della scena milanese tra cui Del Core, Marco Rambaldi e Act N°1. Altri brand hanno invece optato per il formato digital, tra questi Dsquared2, Antonio Marras, Gcds ed Emilio Pucci.
Molte mostre ed eventi arricchiscono il calendario, tra cui la mostra per il 40° anniversario dalla nascita del brand Emporio Armani, l’evento per il 20° anniversario della collezione Nudo di Pomellato, la celebrazione dei 50 anni di carriera di Chiara Boni e l’anniversario per i 60 anni del brand Marcolin.
Fil rouge di molte inziative saranno i temi dell’inclusività, della diversity e della sostenibilità (sarà dedicato all’impegno green della moda, ad esempio, un talk che vedrà uniti Cnmi e Bfc – British Fashion Council), mentre la promozione dei giovani talenti passerà anche dalla settima edizione di Milano Moda Graduate, l’appuntamento nato nel 2015 con l’obiettivo di celebrare a livello nazionale ed internazionale l’eccellenza delle scuole di moda italiane. Con l’obiettivo di supportare i designer emergenti, l’inclusione e la diversità nel mondo della moda, lo scorso luglio Camera Nazionale della Moda Italiana ha annunciato il progetto “Fashion Bridges – I Ponti della Moda” realizzato insieme all’Ambasciata d’Italia in Pretoria, Sud Africa, e Polimoda, con il supporto di ICE Agenzia, con il coinvolgimento della South African Fashion Week, la partecipazione del Centro di Firenze per la Moda Italiana e il Nelson Mandela Forum Firenze.
Camera Nazionale della Moda Italiana ha inoltre attivato il profilo TikTok @cameramoda, già attivo con contenuti teaser.
A cambiare volto, infine, sarà uno degli appuntamenti cardine di Cnmi dedicato alla sostenibilità: l’edizione delle sfilate donna alle porte non vedrà infatti lo svolgimento dei Green Carpet Fashion Awards. L’appuntamento sarà sostituito, nel 2022, dai Cnmi Sustainable Fashion Awards, di cui si avranno maggiori dettagli in futuro.
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