Per il tessile è pieno allarme per i prezzi dell’energia e del gas. Se continueranno a salire, le aziende rischiano di interrompere la produzione. Lo sostiene Euratex, l’associazione europea del tessile-abbigliamento in una nota diramata ieri a seguito dell’aggravarsi della crisi russo-ucraina.
“Lo scorso anno – si legge nella nota – i prezzi del gas europeo di riferimento presso l’hub Ttf olandese sono aumentati del 330%, mentre i contratti elettrici di riferimento tedeschi e francesi sono più che raddoppiati. Il settore tessile e dell’abbigliamento sta affrontando una situazione senza precedenti. Molte aziende stanno valutando la possibilità di interrompere la produzione a causa dei costi energetici”. Insomma, la situazione rischia di minare la ripresa del settore che sta cercando di recuperare a pieno le posizioni perse nel periodo della pandemia.
“Euratex – sottolinea l’associazione – sostiene le misure adottate dall’UE nel conflitto ucraino-russo, ma chiede all’Unione europea e agli Stati membri di compensare la situazione sostenendo le loro industrie. Le aziende hanno bisogno di accedere all’energia a prezzi ragionevoli, che si tratti di sussidi, rimozione di tasse ambientali o IVA dalle bollette e prezzi massimi. Il passaggio a fonti di energia rinnovabili e più pulite deve accelerare, così da garantire una minore dipendenza. Ma è un processo lungo che non potrà essere realizzato nei prossimi mesi. Ecco perché – conclude – l’Europa dovrebbe esaminare urgentemente le opzioni disponibili per controllare tali shock di mercato”.
Secondo quanto riportato da Modaes, nel 2020, la Russia ha venduto all’Europa 184,9 miliardi di metri cubi di gas, che rappresentano il 77,65% delle sue esportazioni, secondo l’ultimo rapporto Bp Statistical Review of World Energy e 138,2 milioni di tonnellate di petrolio, il 53,15% del totale.
–
–
–
More Stories
CHANEL CRUISE 2024: UN VIAGGIO TRA IL ROCK’N’ROLL E L’ELEGANZA PARIGINA NEI PARAMOUNT STUDIOS DI LOS ANGELES
SFILATA PUCCI FIRENZE 2023: CAMILLE MICELI CELEBRA STILE E COLORE LUNGO L’ARNO
CNA FEDERMODA: RILANCIARE IL MADE IN ITALY, GIOVANI E ARTIGIANATO PROTAGONISTI DEL FUTURO