La notizia della separazione tra Jeremy Scott e Moschino, giunta al termine del loro contratto, ha fatto il giro del mondo della moda. Vanessa Friedman, fashion director del New York Times e critica di moda, ha twittato che “è la fine di un’era”. Ma quali saranno le conseguenze di questo evento per Scott e per il brand Moschino?
Mentre il titolo del gruppo Aeffe, che detiene il 70% dei ricavi di Moschino, non ha subito scossoni in borsa, i commenti e le speculazioni sul futuro si moltiplicano. La domanda che tutti si pongono è: cosa accadrà ora?
Il designer americano aveva preso le redini di Moschino nel 2013, dopo la storica Rossella Jardini, portando con sé il suo stile ironico e irriverente. Ma ora si vocifera che potrebbe riprendere in mano il suo marchio, che aveva dovuto congelare per dedicarsi completamente a Moschino.
Secondo Alessandro Maria Ferreri, proprietario e CEO della società di consulenza The Style Gate, questo è un momento di grandi cambiamenti nella moda, e potrebbe essere il momento giusto per una svolta anche per Moschino. Molti grandi brand stanno cercando di adeguarsi ai consumatori del nuovo millennio, che sembrano orientati verso uno stile più elegante e raffinato.
Ma trovare il successore giusto per Scott non sarà facile: ci sono nomi come Charles Jeffrey Loverboy e Alejandro Gómez Palomo di Palomo Spain, che potrebbero prendere il suo posto, ma nessuno può prevedere con certezza cosa accadrà. Di certo, il team stilistico di Moschino dovrà continuare a mantenere vivo lo spirito e l’identità del brand, nella fase di transizione che inizierà da aprile.
In una moda sempre in evoluzione, siamo pronti a vedere quale sarà il nuovo volto di Moschino.
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