Settembre 22, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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L’ENOGASTRONOMIA ITALIANA CONQUISTA SEMPRE PIÙ TURISTI: 9,6 MILIONI ALLA RICERCA DI ESPERIENZE CULINARIE (+13% SUL PRE-PANDEMIA)

 

In Italia nel 2023 si registra un aumento dei turisti enogastronomici alla ricerca di esperienze culinarie e legate al mondo del cibo. Secondo il “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano” curato da Roberta Garibaldi, il numero di turisti italiani che viaggiano principalmente per l’enogastronomia è aumentato del 37% rispetto al 2016 e del 13% rispetto al 2019, raggiungendo il 58% nel 2023. Si stima che circa 9,6 milioni di italiani siano coinvolti in viaggi culinari.

La ricerca evidenzia che la ricerca di esperienze culinarie non riguarda solo i turisti enogastronomici, ma coinvolge ormai tutti i visitatori in Italia. Nel 2022, il 67% degli italiani ha svolto almeno cinque esperienze legate al cibo durante i loro viaggi più recenti.

Nonostante la crisi economica dovuta all’inflazione, le prospettive per il 2023 rimangono positive. Un terzo dei turisti italiani dichiara di avere un budget superiore rispetto al 2022 da dedicare alle esperienze gastronomiche. Roberta Garibaldi, autrice del rapporto, sottolinea che l’interesse dei turisti, l’eccellenza dell’offerta italiana e la crescita prevista per il settore turistico offrono ottime opportunità per il futuro. Tuttavia, è necessario colmare il divario tra l’interesse per le esperienze culinarie e la loro effettiva fruizione.

La ricerca individua quattro principali tendenze nel settore enogastronomico. In primo luogo, c’è un desiderio crescente di scoprire nuove destinazioni e sperimentare esperienze culinarie autentiche, preferibilmente a contatto con la natura. Il 63% dei turisti italiani ha espresso questa preferenza. In secondo luogo, l’accessibilità delle proposte culinarie risulta ancora un ostacolo, poiché i viaggiatori incontrano difficoltà nel reperire informazioni e prenotare le esperienze. Solo il 23% degli intervistati ha effettivamente acquistato online le visite alle aziende di produzione nonostante il 63% volesse farlo.

La sostenibilità è un altro aspetto importante per i turisti italiani appassionati di cibo, che dimostrano un maggiore impegno nell’adozione di comportamenti eco-friendly durante i viaggi. Ad esempio, il 65% evita lo spreco di cibo nei ristoranti e il 54% adotta comportamenti più rispettosi dell’ambiente in vacanza rispetto alla vita quotidiana. Infine, per gli italiani il cibo è associato al benessere, e i viaggi culinari diventano un’occasione per dedicarsi al proprio star bene e adottare stili di vita salutari. Il 71% dei turisti vorrebbe trovare menu con ricette benefiche per la salute, mentre il 62% desidera fare viaggi culinari con la possibilità di fare un “digital detox”.

Roberta Garibaldi conclude che per soddisfare le esigenze di questo nuovo tipo di turista appassionato di cibo è importante far conoscere agli italiani le peculiarità regionali che ancora non conoscono. Questo rappresenta anche un’opportunità straordinaria per valorizzare le aree rurali dove queste specialità sono prodotte e per promuovere il turismo verso destinazioni meno frequentate.

In conclusione, il turismo legato al cibo in Italia è in costante crescita, con un numero sempre maggiore di turisti che scelgono di viaggiare per scoprire le eccellenze culinarie del nostro Paese. Questo settore offre grandi opportunità di sviluppo e creazione di valore economico, oltre che di promozione delle tradizioni regionali. Investire nel settore gastronomico e promuovere la sua conoscenza e accessibilità rappresenta una strategia vincente per far crescere il turismo italiano e valorizzare le sue diverse e affascinanti destinazioni.

 

 

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