Dicembre 10, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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IL WTO CONFERMA STIME AL RIBASSO ECONOMIE IN VIA DI SVILUPPO

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UNA NOTIZIA SECONDO LA QUALE GLI OPERATORI ECONOMICI, A QUALSIASI LIVELLO, DOVRANNO ADOTTARE CONTROMISURE,  PER ESSERE PRONTI A QUESTA RIDUZIONE DRASTICA.

Il rallentamento delle economie in via di sviluppo, come Cina e Brasile, e l’incognita Stati Uniti, raffreddano le stime per il 2016 dell’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto). Secondo il Wto, che ha rivisto le previsioni di crescita per l’anno in corso, l’incremento atteso dei volumi si fermerà al +1,7%, rispetto al 2,8% previsto ad aprile. Si tratta del tasso di sviluppo più lento dalla crisi finanziaria del 2009, spiega l’organizzazione internazionale che ha sede a Ginevra, la quale ha rimarcato poi come per la prima volta in 15 anni la crescita del commercio mondiale sia più bassa di quella del Pil (+2,2%). E anche nel 2017 le cose non andranno molto meglio. Riviste anche le previsioni per il prossimo anno con un tasso di crescita compreso tra l’1,8% e il 3,1%, rispetto al precedente 3,6 per cento.

Nel 2016, le esportazioni dei Paesi avanzati (+2,1%) supereranno per crescita in volume quelle dei mercati emergenti (+1,2%), in calo anche sul fronte delle importazioni (+0,4% gli emergenti, contro il +2,6% dei primi). La crisi del Brasile ha influenzato tutto il Sud America con importazioni in calo dell’8,3% contro il precedente -4,5 per cento. Rallenta la crescita delle importazioni anche in Nord America e Asia, rispettivamente all’1,9% e all’1,6% rispetto alle previsioni (+4,1 e +3,2%). In positivo solo l’Europa, l’unica a registrare un incremento delle importazioni nel 2016 (dal 3,2 al 3,7%).

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