LA PUNGENTE SAGACIA DELLA SCRITTRICE MARINA SAVARESE DEMOLISCE SENZA PIETA’ MITI E NUOVI MITI FORSE UN PO’ SOPRAVVALUTATI DELLE BLOGGER LAST GENERATION.
La scrittrice livornese Marina Savarese
Si intitola “Sfashion, la moda come non te l’hanno mai raccontata” (Morellini Editore), ed è un godibile, tagliente librino appena uscito in libreria, per chi ama la moda, ma non ne può più delle innumerevoli sedicenti fashion blogger che si sentono dee dello stile, e ha voglia invece di vedere finalmente smascherati i tanti bluff e luoghi comuni del mondo del fashion. Autrice la livornese Marina “Morgatta” Savarese, atipica fashion designer freelance, docente di visual e marketing non convenzionale, blogger ironica e già scrittrice irriverente di“La bruttina che conquista”, “Come tenersi un uomo dopo averlo conquistato”, voce della radio m2o.
Le illustrazioni del libro di Erica Mannari
Illustrazioni, giocate sul nero e rosa, di un’altra livornese, Enrica Mannari, (nata nel 1980, illustratrice per molte agenzie italiane e spagnole, giornalista e scrittrice). Marina Savarese parte dalle sue esperienze personali e da nozioni di storia del costume, per alleggerire noi comuni mortali del peso del “o sei trendy o sei out”, creando una sorta di bibbia semiseria di controtendenza. «Quelli della Moda si prendono troppo sul serio, il 90% delle fashion blogger dispensa consigli di stile senza guardarsi allo specchio, ci hanno fatto una testa così con i must have», dice. Ad esempio, smonta la convinzione che il tubino nero debba essere il must in ogni armadio femminile: «Riflettiamo. Il tubino, come sostiene la parola, è un tubo che si avvolge intorno alla figura, andando ad evidenziare, fasciando peggio di un bendaggio estetico, ogni singolo centimetro del corpo. Quindi, se non ti senti a tuo agio fasciata, che tu sia forte di fianchi o un manico di scopa non fa differenza, è una questione di sensazioni, forse non è il caso di possedere un tubino a tutti i costi».
Nella sua galleria degli orrori della moda, Savarese mette le calze color carne («hanno il potere di invecchiare di 10 anni solo guardandole, figuriamoci indossandole»), i leggins, i gambaletti («sono il male»). E poi, i jeans con gli strappi (“se la coscia è un po’ piena, hai presente l’effetto mortadella strizzata nella sua rete?”). Per concludere, stila un vero manifesto Sfashionista”, il cui succo è : «Lo sfashionista non vuole distruggere la moda e nemmeno combatterla. Solo farla ragionare».