Settembre 23, 2023

ALESSANDRO SICURO COMUNICATION

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LE EMOZIONI NON SONO FUNZIONI APPARSE DURANTE L’EVOLUZIONE SONO COSTRUITE DAL CERVELLO ATTRAVERSO L’ESPERIENZA

Le emozioni sono innate o costruite?

Quello che diciamo e ci diciamo è molto importante per come poi ci sentiremo!

Dott.ssa Lisa Feldman Barrett

La teoria della dott.ssa Lisa Feldman Barret. Le emozioni, nelle teorie passate, sono state definite come funzioni esistenti attraverso l’evoluzione del cervello per reagire ai pericoli esterni. Da qualche decennio però, le neuroscienze hanno modificato questa definizione, si sta arrivando ad un cambiamento di visione, che muove una rivoluzione a ciò che si è sempre saputo sulle emozioni e su come esse agiscano. La psicologa Lisa Feldman Barrett, illustre professore universitario di psicologia presso la Northeastern University, studiando la struttura e le funzioni del cervello, ha dedotto quelle che sembrano essere funzioni biologiche delle emozioni e ha creato una teoria chiamata “teoria dell’emozione costruita”.

Dalla sua ricerca si dimostra che le emozioni non sono segnate sulla nostra faccia.

Cosa sono le emozioni

La parola “emozione” viene da “emovere” che significa “ex-movere” cioè portare fuori.
Le teorie classiche sullo studio delle emozioni le definiscono, come abbiamo accennato, funzioni apparse con l’evoluzione del cervello per reagire ai pericoli ambientali. Mentre i più recenti studi della Barrett portano a teorizzare che il cervello umano è un organo “predittivo”, cioè che nel corso dell’interazione con l’ambiente, memorizza dei concetti e che utilizza questi per “predire” la futura sensazione proveniente dal mondo esterno e dall’organismo. In questo modo categorizza queste esperienze, creando delle “concettualizzazioni situate”.

dott.ssa Lisa Feldman Barrett

Questo vuol dire che il cervello non reagirebbe ad una situazione creando un’emozione adatta, ma crea delle istanze emotive, basate su delle esperienze, che hanno creato delle concettualizzazioni. Quindi, le sensazioni emotive sono la risposta del modo in cui il cervello percepisce l’input sensoriale che riceve dall’ambiente o dal corpo.

Secondo la teoria dell’emozione costruita, nella vita di una persona, in ogni momento, il cervello classifica le sensazioni che provengono dall’ambiente e dal proprio organismo attraverso l’esperienza passata.

La teoria dell’emozione costruita

Secondo questi nuovi studi sulle emozioni dunque, senza queste categorizzazioni delle sensazioni, un’emozione non emergerebbe. Inoltre, il processo avverrebbe inconsapevolmente e in maniera automatica, quindi noi proveremmo emozioni senza sapere di essere coinvolti in un’azione di categorizzazione. L’emozione sarebbe un evento mentale che viene dalla percezione dell’individuo e che viene poi applicata a sé stesso, ai propri stati mentali e ai comportamenti degli altri. Cioè, se diciamo che un evento mentale o un comportamento altrui sia “pauroso”, non spiegherebbe l’evento o il comportamento.

 

L’importanza delle emozioni per il nostro benessere

Le emozioni, da questo nuovo punto di vista, sono quindi delle “costruzioni” dell’ambiente, non delle reazioni ad esso! Questa scoperta è molto importante per il nostro benessere psicofisico.

Questa teoria è un “nuovo strumento concettuale per risolvere misteri secolari di come un sistema nervoso umano crea una mente umana…per la comprensione di disordini mentali, fisici e neurodegenerativi”. (Lisa Feldman Barrett)

In ogni società l’uomo ha attribuito una sensazione in base all’esperienza pregressa, dando a quelle sensazione una propria definizione sociale che dipende dalla cultura a cui appartiene. Ma cambiando il contesto culturale, questa definizione può cambiare, ed è successo tante volte nel corso della storia, cambiando così le emozioni associate.

Gli psicologi, o chi si occupa del benessere psicologico, dicono di dare un nome alle nostre emozioni, ma questi nomi sono nomi indefiniti, poiché intrisi di valori della propria cultura e creano delle idee sul pensiero di noi stessi, su chi siamo. Creare delle definizioni nuove, per esprimere le nostre emozioni, può essere di grande aiuto per comprendere meglio gli aspetti più essenziali della nostra vita interiore.

L’intelligenza emotiva più “evoluta” comporta che si comprenda che i valori sociali e culturali, hanno plasmato ciò che crediamo sulle emozioni personali e che queste credenze, possono essere cambiate.

 

 

 

 

 

 

 

 

Alessandro Sicuro

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