LA MANOVRA ROOSEVELTIANA FECE RISOLLEVARE L’AMERICA DALLA PIU’ GRANDE CRISI DELLA SUA STORIA.
A MALI ESTREMI IL PRESIDENTE TROVO’ ESTREMI RIMEDI, LA SOCIETA’ VENNE SOSTENUTA A TUTTI I LIVELLI.
NON ULTIMO IL PROGRAMMA NEW DEAL CON LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO DI ASSISTENZA
Gli USA dopo la prima Guerra Mondiale erano cresciuti moltissimo economicamente. Una ricchezza di mezzi e di tecnologie molto superiore rispetto all’Europa devastata dal conflitto. Era il 1922 e la grande produzione industriale era cresciuta del 64%. La produzione di massa, conseguenza della II rivoluzione industriale di tutti i settori, la nascita di nuove forme di distribuzione e la possibilità di acquistare i prodotti a rate, favorirono il consumo di massa.
Ormai in America tutto sembrava possibile, tutti si potevano permettere tutto, nel corso degli anni venti l’investimento in borsa era diventato un fenomeno di massa: sempre più persone investivano i propri risparmi acquistando azioni per poi rivenderle incassando la differenza. Ma questa utopia era veramente reale? Mentre una parte della popolazione investiva fiduciosa in borsa, milioni di americani vivevano in condizioni di sofferenza: i salari degli operai crescevano ad un ritmo molto più basso della produzione e gli agricoltori assistevano impotenti alla discesa dei prezzi dei prodotti agricoli, causata dalla forte sovrapproduzione. L’aumento del reddito e della prosperità aveva coinvolto solo una parte della popolazione, mentre il 71% della popolazione possedeva lo stretto necessario per vivere in maniera dignitosa. Ciò significava che la maggioranza degli americani, pur avendo migliorato la propria condizione, non era ancora in grado di assorbire tutta la produzione industriale e agricola.
Altro elemento che stava contribuendo a rendere instabile l’economia statunitense era la forte frammentazione del sistema bancario che rendeva le banche, quasi tutte piccole, vulnerabili nei periodi di crisi. Il 24 ottobre 1929, la borsa di Wall Street crolla. Improvvisamente furono vendute milioni di azioni con un ribasso delle quotazioni apparentemente inarrestabile, mandando sul lastrico centinaia di risparmiatori grandi e piccoli. In tutto ciò il governo, con a capo Herbert Hoover, emanò vari provvedimenti, ma tutti inconsistenti. Solamente dopo due anni Hoover decise di attuare misure economiche più incisive, ma il livello di disoccupazione continuò a salire e una gran numero di aziende e banche andarono in fallimento. Per questi avvenimenti si andò ad utilizzare ironicamente il prefisso hoover ad un gran numero di parole per star ad indicare il degrado della società americana dopo la crisi del ’29.
Per gli americani tutto ciò era equiparabile alla Grande Guerra vissuta dall’Europa, ormai abituati al benessere, vedersi strappare via tutto ciò che avevano equivaleva a ciò che gli europei avevano vissuto dal passaggio dalla Belle Époque alla guerra.
Alle elezioni del 1932 andò al potere il democratico Franklin Delano Roosevelt, che annunciò l’intenzione di dare un “new deal” alla politica economica statunitense senza però specificare nel dettaglio quali erano le sue intenzioni effettive. In poco tempo Roosevelt emanò “L’Emergency Banking Act”, che consisteva nel tenere chiuse le banche per alcuni giorni in modo da sondare la liquidità e la solidità degli istituti di credito, ed in più assoggettò le banche al controllo federale, superando così il collasso dei sistemi bancari.
Seguirono anche altri importanti provvedimenti, la maggior parte dei quali serviva per diminuire il livello di disoccupazione creando lavoro, come per esempio lo stanziamento di 500 milioni di dollari per impiegare i disoccupati in programmi di lavori pubblici, oppure l’istituzione del “Civilian Conservation Corps”, che occupò 3 milioni di disoccupati per curare la manutenzione e la conservazione delle risorse naturali.
Altri provvedimenti furono nel campo agricolo, con l’ “Agricultural Adjustment Act”,che ha sovvenzionato gli agricoltori che riducevano i raccolti e gli allevatori che eliminavano l’eccesso di bestiame, con l’obiettivo di ridurre la forte sovrapproduzione agricola e, contemporaneamente, di far aumentare i prezzi che avevano subito un notevole ribasso. Le sovvenzioni agli agricoltori erano finanziate da una apposita imposta sulle società.
Per evitare altre bolle finanziarie venne emanato il “Securities and Exchange Act” che istituì una commissione di controllo sulle operazioni di borsa.
Tutto ciò permise agli USA di risollevarsi, anche se non totalmente, facendo scendere il livello di disoccupazione da 12,5 milioni a 7,5 milioni. Solo con l’entrata nel Secondo conflitto Mondiale i disoccupati diminuirono ulteriormente grazie all’industria bellica a pieno regime.
Franklin Delano Roosevelt, è stato l’unico presidente della storia degli Stati Uniti ad essere eletto per quattro mandati. Anni 1932 – 1936 – 1940 – 1944
Alessandro Sicuro Comunication
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