LA CRISI POST LOCKDOWN COSTRINGE ANCHE I MARCHI CHE AVEVANO STRUTTURATO LA LORO BRANDING STRATEGY SUL DROP A FARE INVERSIONE DI MARCIA
La crisi del retail americano non risparmia nessuno. E anche i marchi che non ti aspetti devono ‘forzare’ le vendite per alleggerire conti e inventari. Supreme, marchio streetwear idolatrato da milioni di teenager (e non solo), ha dato il via a una rara svendita di merce attraverso il proprio sito web. Felpe, t-shirt, giacche e accessori proposti anche a metà prezzo. Sebbene il brand sia solito aderire ai saldi di fine stagione in negozio, Hypebeast riporta che l’ultima iniziativa promozionale online risale al 2014. Il lockdown statunitense avrebbe costretto Supreme a virare sull’e-commerce per sopperire alla chiusura degli store tradizionali.
Anche Manolo Blahnik, griffe di tutt’altro posizionamento ma altrettanto celebre, ha sorprendentemente scelto di inaugurare una sezione ‘Sale’ all’interno del proprio e-shop. Mai prima d’ora il marchio di calzature amato dall’eroina di ‘Sex and the City’ Carrie Bradshaw aveva organizzato vendite a prezzo ribassato online. La boutique virtuale include calzature scontate dal 30 al 50%, compresi gli storici modelli Meteora, Ridicule e Hosli. Un’occasione imperdibile per le fashion victim fan della serie televisiva che ha contribuito enormemente al successo dello stilista spagnolo nel mondo.
Alessandro Sicuro
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